venerdì 13 luglio 2012

immagine del giorno: la mappa delle separazioni in italia 1995-2010























Ecco perchè servono sempre più monolocali in affitto!!!

lunedì 9 luglio 2012

mutui: per i giovani c'è un fondo di garanzia governativo, ma le banche preferiscono non dirlo


mutui: per i giovani c'è un fondo di garanzia governativo, ma le banche preferiscono non dirlo


giovani in cerca di mutuo boiccotati dalle banche? sembrerebbe proprio di si. almeno è quello che emerge da un'inchiesta dell'associazione altroconsumo, che ha scoperto l'abitudine delle banche di non rivelare ai giovani che chiedono un mutuo l'esistenza di un fondo di garanzia governativo a tassi agevolati. e proporre invece mutui a tassi d'interesse ben superiori
oggetto dell'inchiesta sono 71 banche di 8 città italiane. solo 9 adempiono al loro obbligo di trasparenza segnalando alle giovani coppie in cerca di un prestito per la casa l'esistenza del fondo. istituito il 1 settembre del 2011 in seguito ad un accordo tra l'allora ministro della gioventù giorgia meloni e l'abi, gestito dalla consap, garantisce ai giovani in possesso di determinati requisiti unmutuo agevolato fino a 75.000 euro

mercoledì 20 giugno 2012

Il calo delle compravendite: più colpite Genova e Palermo


La crisi del mercato immobiliare colpisce soprattutto le grandi città. Il crollo delle compravendite nel primo trimestre 2012, infatti, ha pesantemente coinvolto le prime otto metropoli italiane (Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli, Palermo, Bologna e Firenze) che hanno subito un calo complessivo del 17,9% - con 17.663 transazioni totali nel settore residenziale - di poco inferiore rispetto al -19,6% a livello nazionale. Interrompendo così, in modo brusco, la tendenza al rialzo rilevata negli ultimi due trimestri del 2011 nelle stesse città. È quanto emerge dalla nota presentata stamattina dall'Agenzia del Territorio, che fotografa il trend dei primi tre mesi di quest'anno.

mercoledì 9 maggio 2012

Il 5% di superpropietari possiede 8 immobili ciascuno

 In Italia ci sono quasi 60 milioni di immobili, se sommiamo abitazioni, pertinenze e fabbricati non residenziali. Il numero corrisponde clamorosamente a quello della popolazione, secondo gli ultimi dati del censimento e la media è, pertanto, di un immobile ciascuno, neonati compresi. Ma le medie, si sa, non sempre descrivono la realtà e anche in questo caso le cose non cambiano
secondo la relazione sugli immobili in italia, presentata da Gabriella Alemanno, presidente dell'agenzia del territorio, di fronte al parlamento, la divisione del patrimonio è assai frammentata. Risulta infatti che in Italia ci sono ben 1.300.000 proprietari che possiedono 8 immobili ciascuno.
ecco i dati:
esistono circa 26 milioni di proprietari.
Di questi il 5%, ossia 1.300.000, possiede il 16,7% degli immobili: 9.869.773, per l'esattezza, che, in pratica, sono quasi 8 per uno. Inoltre questo gruppo di superproprietari detiene il meglio del mercato, dato che possiede il 24,9% del valore complessivo
La rendita totale in italia è stimata di 33.452.573.274 euro, una cifra difficile anche da immaginare. un quarto di questo valore, ossia i migliori immobili, sono in mano ai superproprietari
Non sarà un problema per loro dover calcolare l'imu seconda casa, dato che, visti i numeri, sicuramente avranno un commercialista..........

lunedì 7 maggio 2012

Per chi vuole vendere casa, è giunto il momento di imparare dall'America!

Spesso accade che in italia si seguano tendenze provenienti dall’america e ciò sta iniziando a verificarsi anche nel campo del mercato immobiliare.
La presidente dell'associazione italiana home stager, Amy Lentini, ci spiega come cogliere al volo i suggerimenti provenienti da oltreoceano per riuscire a vendere casa
Una recente indagine effettuata, ha rivelato quanto nel 2012, negli Usa, acquirenti e venditori stiano adeguando le proprie aspettative al fine di ottenere maggiori profitti sul patrimonio immobiliare del 2012.
Come affermato precedentemente, la situazione italiana, non differisce molto dal panorama americano.
Oggi più che mai, con l’avvento della crisi, i prezzi degli immobili necessitano di un forte ripristino in grado di rendere maggiormente accessibili le compravendite
   
Più della metà dei professionisti intervistati (il 51%) riferisce che ad oggi, i venditori sono disposti a quotare le proprie case in vendita con prezzi più competitivi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.  il 45% afferma quanto, rispetto all’anno scorso, i venditori siano maggiormente disposti a modificare l'aspetto delle proprie case al fine di invogliare un maggior numero di acquirenti



I venditori di oggi sono disposti a riordinare, “neutralizzare” e riparare gli appartamenti in vendita
dei professionisti immobiliari intervistati:
- il 94% afferma quanto i venditori provvedano a cancellare ogni traccia di disordine, attraverso piccoli interventi di restyling (es. rinfrescando le pareti con una mano di vernice) o ad effettuare le riparazioni necessarie
- il 78% invece, afferma come i clienti siano disposti a de-personalizzare e neutralizzare la propria casa
neutralizzare gli ambienti, de-personalizzandoli facilita l’acquirente ad immaginare se stesso nella nuova casa: ciò è fondamentale, soprattutto quando vi sono numerose case presenti sul mercato
- il 59% dei professionisti intervistati riferisce quanto gli odierni venditori siano propensi ad aggiungere mobili o complementi d’arredo al fine di migliorare l'aspetto della casa, rendendola così più attraente
le preferenze degli acquirenti sono tornate alle origini. i gusti dei compratori di oggi si stanno orientando verso cucine nuove o ben ristrutturate e bagni. ad oggi sono queste le caratteristiche più importanti che una casa in vendita deve avere per poter essere acquistata facilmente
I maggiori acqisti del 2012 sono dovuti a spostamenti legati all'ambito lavorativo o alla nascita di nuovi bambini.
Il sondaggio ha inoltre rivelato che gli eventi della vita risultano essere motivazioni in grado di spingere le persone a comprar casa.

venerdì 4 maggio 2012

La BCE lascia invariati i tassi di interesse all'1%. Gli effetti sui mutui

Per il quinto mese consecutivo la Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro.
E' dallo scorso dicembre che i tassi di interesse della zona euro si mantengono all'1%.
La BCE ha mantenuto invariato anche il tasso marginale all'1,75% e il tasso sui depositi allo 0,25%. La decisione del consiglio direttivo della BCE, riunito a Barcellona, conferma le attese dei mercati e degli analisti.
Si tratta di un'ottima notizia per chi negli anni scorsi ha acceso un mutuo a tasso variabile, in quanto i tassi della bce hanno un'influenza diretta sulla rata. Con le scelte della BCE continua infatti la discesa dell'indice Euribor, che si sta nuovamente avvicinando al suo minimo storico.
L'indice a 3 mesi, il più usato in Italia, è infatti arrivato a quota 0.70, lontano anni luce da quel 5% che nel 2008 aveva fatto tremare i mutuatari
Anche per chi vuole accendere un mutuo adesso in teoria questa notizia dovrebbe essere positiva, se non fosse per gli spread molto alti che applicano le banche.
Il taeg finale, ossia il tasso di interesse su cui si calcola la rata di un mutuo a tasso variabile, è dato dall'Euribor più un differenziale dell'istituto di credito, che costituisce il suo margine di guadagno
Il presidente della BCE Mario Draghi ha parlato del tasso di inflazione, sostenendo che resterà sopra il 2% nel 2012, ma che scenderà sotto tale soglia nel 2013.
Nonostane i dati mostrino ancora una generale incertezza, Draghi ha affermato, inoltre, che si prevede una graduale ripresa economica nella zona euro già a partire dal 2012
Draghi ha avuto parole di elogio per l'Italia e per il suo presidente Mario Monti. "l'Italia -ha detto il massimo direttivo della BCE- ha fatto progressi notevoli" e "il governo Monti ha bisogno di essere incoraggiato"

mercoledì 2 maggio 2012

Federconsumatori: in Italia tassi sui mutui più elevati dell'1,20% rispetto alla media europea

Le virtuose banche italiane si dedicano a spennare le famiglie e le piccole imprese applicando differenziali esorbitanti e la Banca d'Italia protegge esclusivamente gli interessi dei banchieri.
Parole di condanna al sistema si credito italiano vengono da Federconsumatori e Adusbef.
Secondo le associazioni di tutela dei consumatori i tassi sui mutui italiani, la cui media è pari al 5,15%, sono più elevati dell'1,20% rispetto alla media ue, pari a 3,95%.
segue (tabella) ...